Il progetto disegna una scuola intesa come transizione tra la vita domestica e quella collettiva. La stessa forma architettonica ridondante dei volumi che la compongono, nelle strutture e nei lucernari, raccorda l’edificio civico alla casa, dando però nuovi significati legati alla condivisione delle esperienze. L’edificio si raccoglie attorno al cortile che è parte del giardino botanico e si apre verso lo stesso estendendo gli atelier all’esterno. Allo stesso tempo lo spazio del volume centrale raccorda l’edificio alla città e alle attività del parco. La scelta dei materiali e delle tecniche costruttive risponde alle esigenze di comfort e di narrazione sensoriale ed è esempio di reali pratiche di sostenibilità. L’organizzazione dell’area consente di aprire l’edifico alla collettività per eventi e attività di quartiere.
Luogo: Selargius
Data: 2016
Tecnica costruttiva e materiali: Struttura portante in legno, tamponamenti in vetro e terra cruda, pannelli trasparenti in policarbonato.